Paniscia piatto nazionale

La paniscia è uno di quei piatti tipici italiani che sta prendendo sempre piu' piede.
Inizialmente sembrava un piatto di nicchia,ma piano piano sta conquistando i palati di tutti gli italiani e non solo.






Un piatto che valorizza al massimo il riso italiano,ricco di profumi e sapori,un piatto unico particolarmente ricco e nutriente per la varieta' degli ingredienti che lo compongono.






“Nasce nell’acqua, muore nel vino”, si usa dire nel triangolo del riso che comprende la provincia di Novara, Vercelli e la Lomellina. Qui, secondo i dati dell’ Ente Nazionale Risi, nelle sole province di Vercelli e Novara, si coltiva il 50 per cento circa della produzione risicola italiana  ma insieme alla Lomellina, in Lombardia, formano il triangolo dai chicchi d’oro, il miglior riso al mondo.   I mesi invernali vengono usati per preparare il terreno, gli argini e si predispongono quindi le risaie dove in primavera avverrà la semina. L’acqua irrompe nelle risaie che sono una sorta di vasche artificiali e sommerge il seme tenendo così al riparo i chicchi dagli sbalzi termici. 








Nel triangolo del riso in primavera fino all’autunno lo scenario è davvero unico, un luogo dove il cielo e i filari di pioppi si specchiano in un grande mare a scacchi. In estate il riso cresce e viene raccolto quando china il capo, verso la fine settembre. Quindi nasce nell’acqua e poi muore nel vino durante la preparazione di squisiti risotti.
Un piatto di paniscia si può abbinare ad un vino rosso fermo di medio corpo come una barbera piemontese o un vino delle Colline Novaresi.

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